L’area archeologica del Nuraghe San Pietro di Torpè si colloca nella parte
centrale della valle del fiume Posada, nella regione storica delle Baronie,
nel nord est della Sardegna in Provincia di Nuoro. Il monumento è situato sulla sponda settentrionale del fiume, su una piccola altura a 24 metri s.l.m. in una posizione dominante sia del corso d’acqua che della fertile valle circostante, protetto da una rete di monumenti protostorici a est e a ovest. Questa cospicua presenza di altri edifici di epoca nuragica trova una sua plausibile spiegazione nella presenza dell’importante miniera di rame di Canale Barisone, non lontano dal Nuraghe San Pietro ai piedi della collina Cucuru e’ luna e ovviamente del già citato fiume. L’edificio venne costruito in due distinte fasi:
– la prima probabilmente a partire dal XVI a.C. con la fabbricazione della torre centrale, realizzata con massi spesso sbozzati di una qualità di porfido rosso presente in loco;
– la seconda, forse nell’arco di circa due secoli, con l’innalzamento di un rifascio murario e di quattro torri laterali, due esposte a settentrione e due a meridione. Il tutto costruito con un’altra qualità di pietra ossia lo scisto. A seguito di danneggiamenti causati da cosiddetti “tombaroli” cominciarono gli scavi a cura della Soprintendenza archeologica di Sassari-Nuoro a partire dal ’73, anche se gli scavi più importanti sono datati anni ’80. Le campagne di scavo portarono alla luce un Nuraghe di tipo complesso, quadrilobato, con una corte anteriore dove fu costruito un pozzo profondo circa 6 metri. A circa 30/40 metri dal complesso, è stato rinvenuto, durante gli
scavi del 1985 , un notevole edificio solo parzialmente scavato .Il Nuraghe venne abbandonato repentinamente dopo l’Età del ferro, vedrà una rifrequentazione nella tarda Età Romana fino a quella Alto-Medievale (dal V fino al VI sec. a.C).
L’area archeologica è aperta al pubblico ed è gestita dall’associazione culturale “Sardus Pater”.
Pagina Facebook : Associazione Culturale Sardus Pater
Lascia un commento